La Ricerca perpetua
Tutti sono alla ricerca di un maestro: qualcuno che insegni loro come si vive, come ci si comporta, come ci si muove ecc., alcuni coscientemente ed altri inconsciamente.
Sin da tenera età, l’uomo ricerca una figura di riferimento da imitare, osservando questa persona con minuzia di particolari e cercando di emulare i suoi comportamenti.
Dal modo che ha nel fumare, nel cambiare le marce dell’auto o nell’approcciarsi agli altri in determinate situazioni; ogni uomo e donna presenti sul pianeta registrano il comportamento del prossimo e cercano di imitarlo, coscientemente o meno.
Tutti sono alla ricerca di un maestro: qualcuno che insegni loro come si vive, come ci si comporta, come ci si muove ecc., alcuni coscientemente ed altri inconsciamente.
Sin da tenera età, l’uomo ricerca una figura di riferimento da imitare, osservando questa persona con minuzia di particolari e cercando di emulare i suoi comportamenti.
Dal modo che ha nel fumare, nel cambiare le marce dell’auto o nell’approcciarsi agli altri in determinate situazioni; ogni uomo e donna presenti sul pianeta registrano il comportamento del prossimo e cercano di imitarlo, coscientemente o meno.
Le persone di riferimento possono essere: lo zio, l’amico, il cugino o un insegnante, ma quelle che vanno per la maggiore sono sempre i genitori.
Si può emulare anche il personaggio di un fumetto, un libro o di un film e ultimamente, con la creazione in massa delle odierne serie TV, si imitano gli atteggiamenti dei personaggi che le compongono: si ride come il Joker di “Batman”, si fa passare avanti una persona alla cassa con la gentilezza del professore de “La Casa de Papel”, si guida l’auto come in “Fast and Furious”, fino ad arrivare a imitare i ragionamenti del Dottor Manhattan di “Watchmen”, fare a botte come in “Fight Club” e fare sesso come nei film – o video – hard.
Funziona così per tutti e per tutto, anche se pochi hanno l’acutezza – tante volte il coraggio – di ammettere a sé stessi o agli altri che stanno imitando un comportamento o un semplice gesto visto da un altro. Di solito l’imitazione passa inosservata e ci si ritrova a compiere atti o dire frasi identici a quelli della persona inconsciamente scelta, senza accorgersene.
Quella che erroneamente viene scambiata per spontaneità, non è altro che un gesto meccanico ripetuto per imitazione.
Le neuroscienze – da pochissimi anni, rispetto alla storia dell’uomo – hanno scoperto e dato un nome a questo comportamento/riflesso, affermando che, grazie all’esistenza dei neuroni specchio, l’essere umano è in grado di imitare ed emulare un qualsiasi comportamento o interazione, sia internamente che praticamente. Purtroppo però solo alcune delle menti più illuminate tra i neuroscienziati ha ipotizzato che questa imitazione venga svolta anche per le emozioni, le pulsioni e i ragionamenti. Quindi, sia la sfera emozionale, sessuale e mentale, oltre quella fisica, sarebbero coinvolte nell’emulazione del movimento o comportamento.
In psicologia questo fenomeno è ancora poco conosciuto ma è comunque preso in considerazione dai più acuti. Viene indicato con il nome di “Frammentazione dell’Io”, prendendo spunto anche dall’opera di Luigi Pirandello “Uno, nessuno, centomila”. La psicologia, con molta fatica, è riuscita a riconoscere che l’essere umano può avere una personalità frammentata e, nei casi più estremi, si possono creare più polarità all’interno dello stesso individuo. A questo punto, la persona(lità multipla), può avere allergie in un luogo e non averle in un altro, può avere bisogno degli occhiali per vedere in un momento e in un altro no, e può addirittura mostrare certe ferite in alcune occasioni e in altre no, a seconda del cambio dell’Io che prende il comando di volta in volta.
Quello che probabilmente non si sa nelle neuroscienze e nella psicologia odierne, è invece risaputo, conosciuto e affermato Scientificamente nell’Esoterismo; solo che questa Scienza non è quella convenzionale, bensì la Scienza più antica del mondo, definita ‘Scienza Sottile’.
[Specifico che con il termine “Esoterismo” indico essenzialmente tutti i veri ricercatori dell’Anima che si sono sempre spinti oltre l’Illusione nella storia dell’uomo, per far luce su ciò che si trova »all’interno«, così dentro che a volte può sembrare “nascosto”. Da qui i fraintendimenti sul termine “esoterista”, snaturato a fantomatico spiritista – o addirittura satanista – per una non conoscenza della sua origine.]
Dunque, in realtà, la parte fisica che i neuroscienziati chiamano “neuroni specchio”, cioè impulsi elettrici nel cervello stimolati da una risonanza magnetica funzionale, non sono che un riflesso della Coscienza, ovvero ciò che comprende e include ogni corpo: sia esso fisico, emozionale e mentale. Compreso questo particolare, ogni uomo e donna con un po’ di sale in zucca può tranquillamente intuire da sé che, in verità, non esiste movimento, emozione o ragionamento che non sia imitato da qualcun altro, poiché preso in prestito ed erroneamente scambiato per proprio.
Questo non è necessariamente un male o qualcosa da eliminare dalla propria vita – vorrei vedervi andare a prendere ed eliminare i neuroni specchio dentro il vostro cervello, uno per uno con le pinzette per i peli –, ciò che è davvero grave è che l’essere umano non è cosciente di questo funzionamento poiché vive nell’illusione di essere spontaneo e, oltretutto, consapevole dei suoi movimenti e atteggiamenti.
Infatti, se chiedessimo a qualcuno: “ma lo sai che hai dato il consiglio giusto a quella persona? Proprio come un vero psicologo!” Lui risponderà: “e certo! So bene come ci si comporta in queste situazioni…!”, mentre, se guardiamo attentamente, vediamo che ha utilizzato lo stesso atteggiamento che un suo amico o parente ha utilizzato con lui nella stessa situazione, ma in questo caso si è illuso di aver utilizzato in piena coscienza quell’atteggiamento.
Al contrario, se gli diciamo che si comporta proprio come sua madre o suo padre, si arrabbierà e farà di tutto per smentire questa assurda ipotesi, poiché a lui – coscientemente – non piace essere paragonato ai suoi genitori, anche se, in realtà, ne imita minuziosamente i comportamenti e i ragionamenti – inconsciamente.
La verità è che tutti in ogni istante e situazione recitiamo, e, dato questo importante fatto, tutti indistintamente siamo alla ricerca di qualcuno da imitare o emulare.
Inconsciamente chiediamo alle persone di insegnarci come ci si comporta e come si vive, poiché sappiamo bene, nel profondo, che esiste un modo migliore e più puro di Essere e di Fare. L’esterno riflette il nostro stato di coscienza inconscio (ciò che non conosciamo, infatti lo dobbiamo studiare ed analizzare, per questo lo percepiamo esterno) e quindi, a parte i meccanismi di cui siamo composti, lì fuori ci sono anche delle figure di riferimento importanti che rappresentano la radianza della nostra anima.
Siamo disposti a chiamare queste persone “maestri”, e a volte non sbagliamo ad assegnare loro questo termine, soprattutto se sentiamo un’inspiegabile corrispondenza vibratoria verso di esse.
Non è un caso che nel cristianesimo esiste l’“Imitatio Christi” (l’imitazione di Cristo), che consiste essenzialmente nell’imitare il più possibile Gesù – e quindi recitarlo – nelle varie situazioni della vita quotidiana. Lo scopo di questo esercizio consapevole è quello di innalzare la vibrazione del praticante per allinearla a quella del Maestro, tramite la potente Arte dell’Emulazione. In questo modo il praticante deve costantemente ricordarsi di sé, poiché è impossibile imitare qualcuno se non ce lo ricordiamo.
Una volta realizzato che la recitazione e l’emulazione sono gli unici modi che l’essere umano ha nel comportarsi – anche se è da solo a casa – abbiamo delineato un effettivo passo in avanti a livello evolutivo, poiché ci si rende conto che la spontaneità non esiste e che l’unico modo per essere sé stessi è recitare consapevolmente un ruolo/comportamento.
Siamo davanti all’ennesimo paradosso, ma in verità è coerente, poiché si comprende, ad un piano più elevato, che essere sé stessi è prerogativa dello stato di coscienza dell’Uomo Sveglio, in cui il centro di gravità permanente (l’Io Centrale) coordina in piena coscienza il cambio dei ruoli: essere severi, felici, impauriti o amorevoli; in base anche alle situazioni esterne: se in famiglia, con il partner a lavoro ecc.
Grazie alla costante Osservazione e ad un profondo lavoro su di sé, si costruisce, atomo dopo atomo, un Io Centrale e si evince che il vero Attore è, in realtà, un Vero Essere Umano, libero e spontaneo. Al contrario, il comune essere umano è solo un attore inconsapevole poiché, non avendo costruito un Io Centrale, e quindi la gestione di inizio/fine dei ruoli che si succedono, essi si ammassano in lui prendendone il possesso.
In pratica: o sei tu a recitare, o vieni recitato… in altro modo: o sei tu che ti metti la giacca, o è la giacca che si mette te!
La ricerca perpetua del maestro è la prova che, nel profondo, tutti sentiamo di essere allievi, anche i più superbi, ma anche questo intimo atto cela in sé una richiesta ancor più preziosa: l’incessante ricerca del Padre e del nostro Ritorno a Casa.
PROGETTO
Da giugno 2020 centinaia di persone che lavorano su di sé, provenienti da tutta Italia e dall’estero, si stanno organizzando e strutturando per creare la Società del Domani. Non per scontro né per conflitto, ma per amore del Nuovo.
Il Progetto si chiama La Comunità del Futuro
Per saperne di più visita il sito: www.lacomunitadelfuturo.it
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