Ultimamente nell’ambiente cosiddetto spirituale – o spiri-toso, come amo chiamarlo – va di moda l’utilizzo del termine: sono fuso. Molte volte l’essere fusi viene utilizzato come un vanto, come fosse ammirevole essere scollegati dalla realtà e rallentati nel portare a termine i compiti più semplici.
Come sempre, ci sono le due ottave di percezione della vita: l’ottava alta (quella dell’anima: solare, cardiaca) e l’ottava bassa (quella della personalità: lunare, mental-emotiva). Lo scopo di questo articolo è proprio quello di portare un po’ più di luce sui due aspetti.
All’OTTAVA ALTA essere fusi è un particolare stato di Coscienza in cui, per via di un profondo contatto con il Qui-e-Ora, percepisci la realtà nella sua natura di base: illusoria e impermanente, proiezione del tuo stesso essere. In questa condizione di fusione fatichi a credere reale ciò che normalmente senti e vivi come una “realtà materiale oggettiva” e vivi in una condizione »metafisica« paradossale: ti devi muovere nel mondo pur sapendo che è un mondo di sogno, fittizio e inconsistente.
In questo particolare STATO dell’ESSERE i corpi della personalità – ma soprattutto la mente – vanno in con-fusione e si possono vivere momenti di forte vertigine o di “ovattamento” della realtà, in cui risulta un po’ complicato comportarsi come una persona normale.
In pratica: TU CI SEI e SEI NEL CUORE, ma osservi che i corpi della personalità sono rallentati e faticano a tradurre in azione i segnali e gli impulsi che gli mandi.
In questi momenti sublimi, avvengono le migliori trasmutazioni e lo Spirito si fa sentire forte in noi …anche se la vita richiede ad ognuno una gestione di questi stati sempre più perfetta, in cui si mantiene una certa razionalità e in cui ci si sforza di sembrare all’esterno una persona abbastanza normale.
All’OTTAVA BASSA essere fusi significa semplicemente essere distratti, confusi e rallentati. È uno stato mental-emotivo in cui, per via dell’emersione di alcuni traumi o dinamiche legate al passato, si fatica ad avere un contatto razionale e cosciente con la realtà. Sei con-fuso ma questa con-fusione deriva dalla non accettazione e dalla non voglia di ri-vivere certe condizioni interne, come la fuoriuscita di un vecchio trauma, una vecchia esperienza già vissuta o un vecchio dolore. Si fa attrito con gli scossoni che stanno avvenendo nella nostra personalità e questa resistenza causa rallentamenti e molta confusione nei comportamenti della persona, la quale solitamente si sente stanca, scossa e provata. Ci si vorrebbe distaccare dalla realtà e ci si allontana da essa.
In pratica: TU NON CI SEI perché tutto ciò che sta emergendo ti sovrasta e risulti impreciso e distaccato dalla realtà, faticando a portare a termine anche i compiti più semplici.
In questa condizione di con-fusione i traumi della personalità hanno la meglio e, anche se la vita richiede una certa precisione e una certa razionalità, per portare a termine i propri compiti, risulta difficile avere un reale contatto con la realtà perché tutta l’energia viene risucchiata da questi stati mental-emotivi.
Fate in modo da non confondere mai uno stato con un altro. Piuttosto, utilizzate l’ultimo per arrivare al primo, così da comprenderne sempre più a fondo l’immensa differenza.