Molte volte confondiamo una cosa per un’altra e questa confusione è molto più diffusa nell’ambito della spiritualità. Generalmente la tendenza è quella di uniformare tutto e confondere un lavoro più emotivo o mentale con un vero e proprio Lavoro su di sé.
Questo articolo serve per fare chiarezza sui vari tipi di “Lavoro” che un essere umano può compiere per il suo miglioramento, che riguardi la Coscienza oppure i soli aspetti emozionali o psicologici.
LAVORO SUL FISICO
Il lavoro sul fisico riguarda tutto ciò che ha a che fare con il corpo fisico: i massaggi, le discipline sportive e artistiche, le attività dinamiche e meditative che comprendono l’utilizzo di determinate posture o l’acquisizione di una certa elasticità fisica. Benché dare calci e pugni su un sacco può scaricare la rabbia, la box o la Muay Thai non sono di per sé attività emotive, poiché atte a disciplinare principalmente il corpo fisico. Gli esercizi sulla respirazione e la disciplina sull’alimentazione riguardano sempre il lavoro sul fisico. Attraverso alcuni esercizi di respirazione e facendo attenzione alla propria dieta si risolvono gran parte dei problemi che riguardano proprio il corpo fisico. Svolgendo questo lavoro, si possono avere grandi giovamenti anche emozionali ed è possibile sciogliere alcuni nodi fisici – i quali corrispondono sempre a nodi sottili – che impediscono il corretto scorrere dell’energia vitale all’interno del proprio apparato psico-fisico.
Questo lavoro è ottimo e a volte davvero indispensabile, ma stiamo ancora parlando di un lavoro sul fisico, che non è propriamente un Lavoro su di sé.
꧁꧂
LAVORO EMOTIVO/SESSUALE
Moltissimi sono i metodi per svolgere un ottimo lavoro sulle proprie emozioni e sull’energia sessuale. Dalle costellazioni familiari alle capanne sudatorie; dagli incontri sulla consapevolezza emotiva a quelli sulla disciplina tantrica; dall’utilizzo di sostanze droganti all’assunzione di psicofarmaci; alla somministrazione dei fiori di Bach (o affini), tutto ciò rappresenta un lavoro più emozionale che fisico o mentale. Il contatto con un terapeuta, olistico o convenzionale, anche se vi propone principalmente attività più introspettive o posturali, indipendentemente dal fatto che il lavoro sia esplicito o meno, stimolerà sempre un lavoro appartenente alla sfera emozionale. Il canto e il teatro, per quanto anch’esse possano sembrare attività che stimolano più il piano fisico o addirittura quello spirituale, in realtà sono arti che fanno fare un profondo lavoro sull’espressione creativa della persona, poiché i blocchi che si incontrano e i rispettivi scioglimenti avvengono per lo più nella sfera emotiva. Anche tutto ciò che riguarda le arti culinarie, quelle musicali, pittoriche, cinematografiche ecc. ha a che fare con un lavoro emozionale e può aiutare a sciogliere nodi emotivi non indifferenti, per alleggerire il carico delle persone e facilitare l’espressione della miglior versione di sé.
Di norma, anche tutti i contatti con varie entità sono esperienze che coinvolgono il piano astrale (emotivo).
La meditazione, 
come vedremo nella prossima parte, rallenta il sorgere di alcune emozioni grossolane e dirompenti, in modo da evitare o addirittura sedare le reazioni più forti di un individuo, ma una meditazione di gruppo può anche evitare/sedare una sommossa, fino a posticipare una guerra (ma se questa guerra è inevitabile nessuno strumento o metodo potrà mai arrestarla).
Le costellazioni familiari, i cerchi delle donne, degli uomini, le attività dove si piange molto e dove si condivide il proprio “sentire”, comprese quelle dove vengono stimolati i cosiddetti “rilasci”, sono tutti metodi per prendere contatto, sciogliere o sfogare gli aggregati emotivi e sessuali presenti nelle persone.
Le sostanze psicotrope, come l’utilizzo dei vari tamburi sciamanici oppure le vasche di deprivazione sensoriale, possono indurre esperienze molto elevate o addirittura spirituali, ma queste esperienze non implicano di per sé l’identificazione con la propria Anima, esattamente come non vuol dire essere diventati dei bravi cuochi solo perché per una volta una certa pietanza ci è venuta particolarmente bene. Un’esperienza Spirituale non equivale ad una vita Spirituale. Le sostanze psicotrope possono sciogliere temporaneamente i blocchi apposti dalla tua mente, costringendoti ad accedere a stati molto alterati di coscienza, ma non possono accrescere muscoli che non sono stati allenati.
Dopo un’esperienza emotivamente molto forte si può credere di aver raggiunto un presunto stato di risveglio o di pace interiore, ma vi posso garantire che nessun Lavoro sulla Coscienza è possibile con il solo utilizzo di sostanze “alternative”, altrimenti Gesù o il Buddha non avrebbero omesso queste preziosissime informazioni!
(Per approfondire il tema delle sostanze psicotrope e l’Osservazione vi consiglio di leggere anche questo articolo)
Il lavoro con le energie sottili, dal reiki alla stimolazione dell’energia sessuale (il tantra) si collocano anch’esse sul piano emozionale, anche se a volte i risultati di queste manipolazioni possono sembrare più elevati ed essere vissuti molto intensamente.
In generale, tutto ciò che è sensazionalistico ha a che fare con un lavoro più emozionale e sessuale, anche se ci stiamo gettando da un aereo a quattromila metri di altezza con un paracadute, facciamo il salto con l’elastico (bungee jumping) oppure stiamo facendo rally.
Come il precedente, anche questo lavoro è ottimo e a volte davvero indispensabile, ma stiamo ancora parlando di un lavoro sull’emotivo e sull’energia sessuale, che non è propriamente un Lavoro su di sé.
꧁꧂
LAVORO MENTALE
Il lavoro sul mentale è forse il più esplicito e quello più facile da riconoscere, ma in alcuni casi potrebbero esserci molti fraintendimenti o inesattezze di percezione.
Tutte le tecniche mnemoniche, che sviluppano la memoria oppure che incrementano le capacità organizzative e strategiche (per esempio un grande maestro che ti insegna a giocare a scacchi), ci fanno lavorare sulla gestione e sulla crescita del nostro corpo mentale. Le sedute da uno psicologo, uno psichiatra e tutto ciò che riguarda l’ipnosi regressiva, è stato pensato sì per far emergere certe emozioni sepolte e rivivere alcune situazioni con una certa lucidità, ma principalmente per porre le basi di un mentale un po’ più equilibrato, in grado di elaborare e gestire anche le situazioni più intense senza impazzire. Lo studio delle lingue e la capacità di interagire con popoli molto diversi dal proprio è anch’esso un lavoro che riguarda più l’apprendimento mentale e la creazione di determinate sinapsi cerebrali, anche se coinvolge inevitabilmente il fisico e il corpo emotivo.
Imparare a visualizzare nitidamente qualsiasi cosa vogliamo, lo studio della matematica, della geometria e di tutte le materie che richiedono una grande capacità di concentrazione, sono ottimi metodi per costituire un buon mentale focalizzato ed impedire la dispersione energetica. Anche le tecniche di lettura veloce, la lettura in generale e l’impegno costante nella comprensione dei testi, fanno parte del lavoro di miglioramento e focalizzazione del proprio corpo mentale.
La meditazione, come accennato nel lavoro sulle emozioni, va ad agire sul proprio stato emotivo e mentale, ma quando essa diviene Contemplazione accediamo ai piani più sottili ed elevati del corpo mentale (il piano Causale, Intuitivo).
Leggere per esempio i testi Sacri come il Vangelo o l’Agni Yoga, anche quando non comprendiamo nozionalmente il testo, ci costringe ad accedere ai piani più elevati del corpo mentale.
Tuttavia, oggi l’esse umano è così pieno di aggregati emotivi e sessuali da osservare e smaltire che risulta difficile un approccio stabile con l’autentica Contemplazione. La maggior parte delle volte, la meditazione viene utilizzata per sviluppare una certa capacità di concentrazione/non distrazione, per questa ragione gli effetti della meditazione vengono vissuti con un accrescimento della lucidità mentale e un minor coinvolgimento emotivo nelle situazioni di tutti i giorni. La pratica della mindfulness ne è un esempio, dato che è un tipo di meditazione che coltiva la consapevolezza del corpo e dei pensieri, evitando di lasciarsi influenzare da emozioni o giudizi. Tuttavia, così come oggi comunemente praticata e insegnata, non costituisce di per sé un vero e proprio Lavoro su di sé, finalizzato alla costruzione del Corpo di Gloria.
La preghiera e l’utilizzo dei mantram – quando non è il rosario o comunque una ripetizione meccanica, altrimenti siamo sempre nel campo della sedazione emotiva – servono a non far vagare la mente e restare concentrati sul pensiero di Dio. Invece la vera Preghiera non ha nulla a che fare con la ripetizione di certe frasi, ma tutto a che fare con uno stato emozionale superiore: un contatto diretto con Dio che va molto al di sopra di un convenzionale lavoro sulle emozioni o sul mentale, poiché la Preghiera è un vero e proprio stato di Coscienza.
I Tarocchi, le rune, i Ching ed affini, servono per connettere l’essere umano agli archetipi, dunque alla visualizzazione e alla profonda concentrazione su qualcosa di astratto: ovvero lo sviluppo e l’utilizzo di una mente più elevata rispetto a quella concreta, ma pur sempre derivante dalla sfera intellettuale.
Tutti i corsi di formazione servono principalmente a disciplinare il corpo mentale ed acquisirne una certa padronanza, anche quando stiamo imparando il wedding planner oppure il feng shui.
Come per i precedenti, anche questo lavoro è ottimo e a volte davvero indispensabile, ma stiamo ancora parlando di un lavoro sul mentale – che sia esso astratto o concreto – e non propriamente di un Lavoro su di sé.
꧁꧂
Prima di addentrarci nel Lavoro su di sé, vorrei specificare che sicuramente avrò tralasciato qualche dettaglio o aspetto fisico, emotivo o mentale e per lo più avrò fatto arrabbiare qualcuno, elencando attività per lui/lei fondamentali per la propria crescita personale.
Ma lo scopo di questo articolo è proprio elencare i vari metodi per fare chiarezza sulle differenze tra un lavoro che riguarda il miglioramento della propria personalità e un vero e proprio Lavoro di espansione della Coscienza.
꧁꧂
IL LAVORO SU DI SÉ
Partiamo dal presupposto che ogni individuo incarnato in questo istante sul pianeta sta di fatto svolgendo un suo personale Lavoro su di sé, proprio per il fatto che è nato e che quindi ha a che fare con i corpi della personalità.
Il Lavoro di individualizzazione della Coscienza e della sua conseguente espansione, si colloca al di sopra della voglia di migliorare i propri aspetti personali, pertanto siamo ad un’ottava differente rispetto a quella della sola personalità poiché il Lavoro su di sé la trascende.
Conoscere parti di sé molto profonde non vuol dire per forza fare un Lavoro su di sé.
La profondità che molto spesso si indica è una profondità emotiva, raramente mentale. Ma il Lavoro su di sé parte da un altro centro di Coscienza detto Corpo Causale, Intuitivo-Cardiaco: sovra emotivo e sovra mentale.
Sono due i pilastri che ergono il Tempio del Risveglio:
- La volontà del Ricordo di sé
- Il compassionevole atto di Aprire il Cuore
Coloro che stanno svolgendo un Sacro Lavoro su sé stessi hanno consacrato la propria vita alla pura SENSAZIONE DI ESISTERE (Ricordo di sé) e all’impegno di aprirsi all’AMORE anche nelle situazioni in cui non è facile aprirsi (Apertura del Cuore).
Il Lavoro su di sé non avviene spontaneamente, meccanicamente, 
bensì deve essere voluto con tutto il nostro essere. Esso è dunque un atto di INTENSITÀ deliberatamente voluto e mai subito. Infatti, la Sacra opera di Osservazione non ti può essere “fatta addosso”, ma la devi VOLERE intensamente, con tutto te stesso.
Puoi vivere situazioni molto intense e sperimentare rilasci molto forti, ma se non ti ricordi di dimorare nella sensazione di Esistere, non scappando dal Presente mentre avviene questa intensa esperienza, anche se avrai sciolto alcuni nodi karmici non avrai costruito nemmeno un briciolo di Cuore e di Presenza in più rispetto a prima. Hai lasciato un fardello, ma esso si ricreerà nel giro di poco tempo, non avanzando di alcun passo dal punto di vista della Coscienza.
Dunque, possiamo vivere situazioni molto dolorose ma continuare a dormire come se nulla fosse successo, oppure vivere esperienze non così intense ma aver ampliato comunque il nostro Cuore. Il Lavoro su noi stessi non dipende tanto da quello che ci capita, quanto da COME riusciamo vivere ciò che ci accade; se riusciamo o meno a viverlo in Presenza.
Indipendentemente dai rilasci, dalle realizzazioni personali, dai successi e dalle esperienze mistiche, chi Lavora seriamente su sé stesso si occupa solo ed esclusivamente di portare la sua COSCIENZA su ogni aspetto felice, triste, depressivo e iracondo, in modo assolutamente neutro e senza alcuna preferenza, con il fine di SENTIRE con tutto sé stesso ciò che di solito evita o inconsciamente seda.
Il Lavoro su di sé è letteralmente una resa cosciente che parte dalla volontà di stare nel MOMENTO PRESENTE, ovvero il sentire in maniera neutra ciò che stiamo vivendo, che sia felicità/euforia oppure tristezza/rabbia.
I nodi karmici, le ferite astrali e i traumi infantili occupano dunque un’importanza relativa rispetto all’accrescimento della Coscienza in sé stessa, assumendo un ruolo semplicemente indicativo e simbolico.
Tutto ciò che avviene al di là e al di sotto dello stato di Presenza nel Qui-e-Ora e del vivere le Emozioni Superiori è un effetto collaterale (non desiderato) a cui il praticante fa Attenzione ma al quale non dà molto peso, poiché la massima rilevanza è rivolta al portare l’intensità della Vita all’interno di situazioni, sensazioni ed esperienze in cui essa non vi dimorava.
Questo è in sintesi il Lavoro su di sé, un Lavoro che produce Coscienza indipendentemente dai successi e dai fallimenti, che viene onorato nell’istante in cui ci sforziamo di Ricordarci di noi stessi e di aprire un po’ di più il nostro Cuore.
꧁꧂
Tutto quello che fino ad ora è stato descritto fa parte dell’Alchimia Inferior (la trasmutazione dal piombo all’oro, dalla personalità all’Anima) ma ovviamente non è l’unico Lavoro, poiché esiste un Lavoro ancora più alto e successivo a questo, chiamato Alchimia Superior (dall’oro all’Oro, che riguarda direttamente le Emozioni superiori senza passare dalle emozioni negative/positive).
Coloro che si accingono a questo Lavoro non sono pochi, ma sono molte di 
più le persone che non si sono ancora approcciate al Lavoro su di sé piuttosto che quelli che possono realmente svolgere un lavoro di fino, come per l’Alchimia Superior.
Se in questo istante decidete di Amare e di restare nella Gioia, qualsiasi cosa accada nella vostra vita da ora in poi, e ci riuscite, fate parte di questa piccola minoranza che può affinare l’oro partendo dall’oro. Buon per voi.
Ma se così non fosse, allora vi conviene assodare bene tutto ciò che viene richiesto dall’Alchimia Inferior, senza astio o scontro per questa eccelsa Opera di Risveglio alla propria Anima.
Buon Lavoro a tutti.
