Ogni momento che non ci ricordiamo di noi è un momento regalato alla meccanicità.
Viviamo in un mondo fittizio creato dalle nostre credenze e dai nostri traumi.

Non siamo mai Presenti, e a questo punto l’illusione del mondo prende il sopravvento e ci manipola a piacimento.
Si è schiavi delle reazioni meccaniche fino a punti che non possiamo nemmeno immaginare, anche quando sembra di aver raggiunto un certo grado di consapevolezza c’è sempre qualcosa che sfugge. Infinitamente profonda è la tana del bianconiglio.
Possiamo insultare chi ci ha appena pestato un piede senza neanche accorgercene, possiamo fare l’amore con il nostro partner per ore senza avere la minima percezione di quello che stiamo facendo, potremmo anche avere un atteggiamento aperto e disponibile verso persone del quale non ci interessa minimamente stringere nessun tipo di rapporto.

Fintanto che l’osservazione è mentale ci sarà sempre qualcosa che sfugge, e il Lavoro che abbiamo fatto fin’ora sembra vanificarsi al sorgere di nuove constatazioni.
“Una nuvola non può eliminare il sole, ma solo nasconderlo momentaneamente”
Il ricordo di sé è essenziale per creare il terreno giusto sul quale, un giorno, per grazia divina, possiamo accogliere la sola e infinita Presenza, ma non è per niente scontato che il solo ricordo basti per realizzarla.
Ci viene richiesto di andare più in profondità, non possiamo sperare di conoscerci solo attraverso la mente, ma dobbiamo fare uno scalino in più.
È arrivato il momento per noi di praticare il “Sentire” più che focalizzarci sulla sola osservazione mentale.
Il Sentire è più simile a una resa che ad una conquista.
Ogni volta che ci accorgiamo di aver reagito meccanicamente ad una situazione “scomoda” con rabbia, paura, superbia o depressione lasciamo che il nostro apparato psicofisico reagisca all’impulso. Ci godiamo letteralmente da dentro tutte le sfumature che ne derivano. Doniamo la nostra Attenzione e lasciamo tutto lo spazio che serve per la sua manifestazione. Lo scopo è sentire il più possibile.
Quando realizziamo di aver acquisito questo tipo di qualità, anche solo per pochi istanti, abbiamo visto “la luce”, è il nostro asso nella manica, un’azione/non azione che va oltre la dualità e oltre le reazioni meccaniche della personalità.
Questo è il segreto dell’Alchimia, è la chiave per accedere all’immortalità, il resto avviene per effetto collaterale. Un solo istante di Resa Cosciente può ribaltare le sorti della nostra vita, delle persone che abbiamo intorno e dell’intero pianeta.











































































