Siamo caduti nella falsa percezione di essere solo questi involucri di carne e ossa, emozioni e pulsioni, desideri e percezioni. Se state leggendo questo articolo è perché – o attraverso eventi traumatici o per un contatto diretto – avete percepito che “non può essere tutto qui” e che VOI SIETE QUALCOSA DI PIÙ di quello che il mondo vorrebbe farvi credere.
L’essere umano è vittima di un inganno ed è tenuto schiavo dalle sue percezioni e pulsioni. Come conseguenza ci ritroviamo a vivere in un mondo dove viene accettato l’impossibile:
- Essere obbligati a fare un lavoro per 6 giorni su 7, fino ai 60 anni
- Attendere l’estate o le vacanze invernali per andare in ferie
- Non vedere l’ora di andare in pensione per non lavorare più
- Accettare che l’educazione scolastica prepari i bambini che da adulti non si faranno mai domande, perché non devono uscire fuori dagli schemi
- Utilizzare un approccio medico che non tiene conto della singola persona ma solo del sintomo
- Percepire come verità assolute le notizie della TV o di un social network
- E molto altro ancora.
Questo accade perché l’essere umano non si è ancora staccato dai corpi sottili e fisici del pianeta: cammina come camminano tutti, prova quello che provano tutti e pensa come pensano tutti.
In questa ipnotica e irresistibile condizione si può dire che l’essere umano non è mai nato davvero e non si è ancora staccato dai corpi del pianeta, per divenire un Essere in forma Umana: un’Anima all’interno del corpo.
Non REALIZZARE CHI SIAMO obbliga l’essere umano a richiedere sempre le attenzioni, l’amore e l’approvazione all’esterno. Impone ad ognuno la ferrea regola morale del piacere agli altri a tutti i costi, per non sentirsi troppo strano, diverso. Si accetta ogni sorta di compromesso pur di restare al passo con i tempi e non risultare “superati”, vecchi …in fondo per non restare SOLI. Allora ci si mette in riga come tutti, cercando di fare come fanno tutti.
C’è chi invece in cuor proprio sente di essere diverso e che NON È SOLO I SUOI DESIDERI E LE SUE PULSIONI. Alcuni hanno iniziato a ridestarsi e a sentire una Fiamma indomabile al loro interno, ma vedendo come va il mondo e non avendo punti saldi di riferimento cercano di sopprimere questo Fuoco, imitando il comportamento degli altri e facendo come fanno tutti. Certi, al contrario, si ribellano e cercano di allontanarsi da tutto e tutti per vivere una vita di contrasti e scontri, magari anche solo per un certo periodo, ma dopo un po’ si rimettono in riga, ritornando a fare come tutti gli altri. Queste meravigliose persone, dopo aver preso un primo contatto con la propria Anima, di solito cadono in frustrazione o in un’intensa depressione, finendo per utilizzare i metodi più fantasiosi per sedarsi e non sentire – almeno per un certo periodo – il dolore di essere vivi.
Il Fuoco che sentiamo in petto è l’Anima che scalpita per essere REALIZZATA, ma questa realizzazione non può essere cercata all’esterno poiché dimora esclusivamente all’interno di ogni singolo individuo. Non possiamo trovare chi ci aiuta se prima non siamo noi disposti ad aiutarci e a scendere all’interno delle oscure profondità del nostro ESSERE.
Senza un costante Lavoro di disciplina di sé e una forte determinazione si ricade velocemente nei solidi meccanismi e si ripresentano sempre le stesse dinamiche che ormai si conoscono a memoria.
Occorre Svegliarci dall’incubo di essere solo questo apparato psico-fisico e realizzare l’Anima (ciò che in realtà già siamo), in modo da non essere più ingannabili e manipolabili dai desideri e dalle abitudini dei nostri corpi …e dal mondo intero!
Creare un CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE è ciò che davvero salva la vita alle persone, poiché rivela la VERITÀ sottostante all’ipnosi del mondo. Non è un “vedere le cose in maniera diversa”, bensì Essere VIVI e partecipare della realtà prima, al di là di tutto ciò che la nostra macchina biologica prova e sente.
Occorre realizzare quanto sia profondo il nostro stato di schiavitù per costruire i presupposti di un reale Risveglio. Dapprima è indispensabile conoscere il funzionamento della nostra macchina biologica, che attua fulminei meccanismi di difesa per “non rischiare troppo” e per farci ritornare al conosciuto.
Se questo non dovesse essere fatto appieno, il rischio è davvero grosso perché ci si sentirebbe sì liberi… ma all’interno di una gabbia di poco più vasta!
Il Cuore di sprofondare alla realizzazione del nostro Sonno è ciò che ci riporta in vita. La costanza e la tenerezza sono i pilastri che sostengono la Sacra Opera di ritorno a ciò che già siamo, ma che ci siamo dimenticati di Essere.
