LE GUIDE SUL SENTIERO
Il vero cambiamento
Nella crescita, sia di vita che di evoluzione animica, si verificano dei cambiamenti.
Ciò che c’era prima cambia e prende il suo posto ciò che è più idoneo per il futuro.
Questo avviene sempre, in tutte le piccole o grandi ascese, ma, il più delle volte, il cambiamento avviene soltanto a livello di “forma”.
Si diventa di statura più alta, si imparano a svolgere compiti complessi. Si parla di argomenti intellettuali con molta sicurezza e si diventa di riferimento per più persone.
Dopo la pubblicazione dell’ultimo post di Morya, nella mia pagina Facebook Fabio Iacontino – Intelligentia Solis, molti mi hanno scritto privatamente per chiedere chiarimenti. Ne approfitto per farne un articolo dettagliato poiché ne vale davvero l’impegno, trattandosi di un argomento che a tanti interessa, per di più trattato direttamente da un Maestro della Gerarchia Bianca: Rossul Morya.
Premetto che il mio intento è quello di approfondire gli argomenti trattati nel versetto e non quello di spiegarne il significato, poiché il Maestro si fa comprendere già molto bene da Sé e non necessita di spiegazione. Ognuno, nelle letture individuali, coglie solo ciò che la sua coscienza è in grado di apprendere, non di più; e non c’è limite all’altezza che si può raggiungere.
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203 – Viaggiatori degni di fede hanno riferito che le guide si sono rifiutate di condurli in certe direzioni: si sarebbero lasciate uccidere piuttosto che proseguire. È vero: erano state trattate psichicamente da Noi. Ma se ciononostante un viaggiatore incauto volesse proseguire, una frana rovinerebbe dai monti a sbarrargli il cammino. Se poi sormontasse anche quell’ostacolo, una valanga di sassi lo porterebbe via, poiché chi non è invitato non giunge a destinazione.
Comunità 1926
Il Maestro Morya non usa termini a caso. Al di là degli errori di traduzione – che possono esserci, essendo il testo originale in cirillico, traducendo dunque dal Russo all’Italiano –, Egli utilizza con esattezza e precisione tutti i termini.
I “Viaggiatori degni di fede” sono tutti coloro che hanno acceso, in cuor loro, la fiamma della Fede e sentito il Cristo nel cuore. Non si riferisce ad alcun grado o livello di coscienza in particolare, ma indica i discepoli che, poco o tanto, hanno iniziato a Sentire l’esistenza dell’Onnipresente.
“hanno riferito che le guide si sono rifiutate di condurli in certe direzioni: si sarebbero lasciate uccidere piuttosto che proseguire. È vero: erano state trattate psichicamente da Noi.”
Ognuno degli esseri viventi (che siano umani, animali, vegetali o minerali) ha una o più “Guide”. A seconda del grado evolutivo – e del percorso animico – in cui ci si trova, cambia il numero delle Guide e varia la loro provenienza.
Ad un bambino servono due genitori per accudirlo, sostenerlo e farlo crescere, mentre per un vigneto servono molte più persone. Man mano che si cresce gli ‘esseri’ che ci supportano saranno sempre meno presenti, arrivando al punto di andarsene e non farsi più sentire; proprio come fanno i genitori con i loro figli quando crescono.
Le Guide possono essere persone in carne ed ossa, ma anche animali – Morya spiega in più punti nei suoi libri che gli animali vengono utilizzati molto come “portatori di messaggi” –, alberi, cristalli e situazioni in generale. Possono arrivare ad essere sensazioni e pensieri più sottili e interni, fino ad arrivare alla Voce Ardente dell’Anima.
Lo scopo delle Guide è supportare e direzionare l’evoluzione (e non i piaceri) di ogni essere vivente e il Loro compito è quello di incanalare l’ente presupposto nella sua direzione prediletta. In pratica consigliano, talvolta insistendo, a Michael Jordan di diventare ed essere Michael Jordan, nella sua migliore e più lucente forma ed espressione. Ma questo è solo uno dei Loro compiti poiché fanno molto di più: spingono il pesce a diventare anfibio e l’uomo a riconoscersi parte del Divino, fino all’Identificazione con l’Essere Cosmico.
Quindi le Guide sanno dove ogni essere deve andare, proprio perché hanno il dono della Preveggenza e della Vista Sottile – che non centra nulla con il vedere l’astrale o il corpo mentale delle persone – e se l’adepto prende una strada che non è la sua, poiché consigliato dalla mente umana che non vede al di là delle situazioni circostanti, possono fermarsi ed attendere il ritorno-in sé dell’errante. Infatti dice: “si sono rifiutate di condurli in certe direzioni” e se si insiste: “si sarebbero lasciate uccidere piuttosto che proseguire”; atto forte ma necessario per far rinsavire il Viaggiatore.
Il “trattamento psichico” a cui Si riferisce concerne lo scopo dell’esistenza delle Guide di cui abbiamo detto prima. Funziona un po’ come in un gioco: dopo che sono state spiegate le regole e date tutte le disposizioni, i giocatori sono “trattati psichicamente” da chi ha spiegato il gioco e si comporteranno in modo coerente e in linea con il gioco stesso. E se qualcuno “esce fuori dal gioco” non viene considerato dai compagni (ed escluso temporaneamente) fino a quando non decide di continuare a giocare e quindi seguire nuovamente le regole del gioco.
“Ma se ciononostante un viaggiatore incauto volesse proseguire, una frana rovinerebbe dai monti a sbarrargli il cammino.”
Quante volte i consigli giusti sono stati dati e non seguiti?
L’esistenza, attraverso le Guide, indica sempre all’uomo la via più breve, ma visto che è meccanico tende a ripetere gli stessi errori del passato e ad incaponirsi quando la vita gli chiede di rivedere le scelte fatte. Ma le Guide si fanno sentire e spingono l’essere umano nel mettere in pratica i consigli ricevuti.
La scelta ultima spetta sempre al Viaggiatore che, nella Magia Bianca, può solo essere spinto, consigliato e diretto, ma non costretto a percorrere un certo sentiero.
Certo, i segnali non tarderanno ad arrivare se si prende un sentiero poco raccomandato, e se si è testardi, l’esistenza ci pone davanti un ostacolo che serve per farci realizzare l’errore e per tornare sui propri passi. “Quando si è in dubbio, trovo che tornare sui propri passi sia un modo saggio di cominciare!” – dice Gandalf a Frodo.
Il viaggio a cui Morya si riferisce non è specifico, non sta parlando del viaggio per arrivare ai Maestri, ma non lo sta nemmeno negando. È quello che possiamo definire “Il Viaggio”, che ogni persona sta intraprendendo e che concerne il Ritorno all’Uno, alla Casa del Padre, di cui ognuno può esserne o non esserne cosciente.
“Se poi sormontasse anche quell’ostacolo, una valanga di sassi lo porterebbe via”
Quando la caparbietà si trasforma in cieca ostinazione, la vita non ha altri mezzi a disposizione se non quello di ricominciare da capo. Un disegno si può correggere infinite volte, ma se la matita viene calcata troppo, la gomma, per cancellarla, buca il foglio… e se ne prende un altro. Perseverare nell’errore si dice sia un’azione diabolica, perché ha in grembo una particolare dualità: “io so ciò che è giusto per me e la vita mi rema contro… ma ce la devo fare a tutti i costi! Così dimostrerò al mondo intero di aver sempre avuto ragione!”
L’esistenza non è morale né buonista, mira solo alla Verità e se la si fugge, dapprima verrai spronato a modificare la rotta, poi incontrerai degli scogli e infine, dopo aver imbarcato molta acqua, il vascello verrà sommerso.
Sono infinite le Vie e la Costanza che il Padre utilizza per farsi Sentire dall’uomo, prima che esso si fermi.
Il Maestro conclude con una precisa affermazione:
“poiché chi non è invitato non giunge a destinazione.”
L’invito in questione concerne una particolare predisposizione dell’essere, costruita con l’intento e l’esperienza vissute durante la vita (le incarnazioni). Possiamo desiderare e tendere con tutte le nostre forze di conoscere un personaggio famoso, o di diventare il più grande cantante di tutti i tempi, ma se questa non è la missione della nostra Anima nulla si verificherà. In un altro versetto di Appello 1924, il primo libro dell’Agni Yoga, il Maestro dice: “Se è destinata, è accolta.”; questo riguarda sia una scelta, un’azione e sia una predisposizione.
Se voleste cenare a casa di un amico non potreste entrargli in casa a sua insaputa, verreste cacciati! Serve invece un invito da parte sua e quindi una predisposizione da ambo le parti.
In questa affermazione Morya indica una Solennità Universale, in cui rassicura tutti i Viaggiatori dicendo loro che, se sono stati invitati e se sono destinati, non c’è modo di mancare la destinazione finale; se, aggiungo io, si è disposti all’umile lavoro di introspezione sincera.
PROGETTO
Da giugno 2020 centinaia di persone che lavorano su di sé, provenienti da tutta Italia e dall’estero, si stanno organizzando e strutturando per creare la Società del Domani. Non per scontro né per conflitto, ma per amore del Nuovo.
Il Progetto si chiama La Comunità del Futuro
Per saperne di più visita il sito: www.lacomunitadelfuturo.it
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