RAFFINARE LE PERCEZIONI
Dopo la fine di una lezione del corso di Risveglio, parlando dell’argomento vaccini, una signora la quale tocca particolarmente l’argomento, si accingeva ad esprimere la sua intolleranza sull’obbligatorietà imposta alla nazione:
“È inconcepibile che venga imposto un ordine così assurdo ai genitori della nazione! Già ti portano via il tempo che potresti dedicare ai figli, obbligandoti a lavorare 6 giorni su 7 per 8 ore al giorno, adesso vogliono pure portarti via la responsabilità di decisione per la loro sanità! Non è giusto, solo i genitori sanno cos’è meglio per i propri figli!”
“Hai ragione e sono d’accordo, ma ammesso che i “genitori” siano Genitori, in grado di valutare davvero il meglio per il proprio figlio, è possibile che questo odio così intenso sia davvero dovuto alla questione ‘vaccini obbligatori’? Potrebbe essere che celi dell’altro?“
Dopo la fine di una lezione del corso di Risveglio, parlando dell’argomento vaccini, una signora la quale tocca particolarmente l’argomento, si accingeva ad esprimere la sua intolleranza sull’obbligatorietà imposta alla nazione:
“È inconcepibile che venga imposto un ordine così assurdo ai genitori della nazione! Già ti portano via il tempo che potresti dedicare ai figli, obbligandoti a lavorare 6 giorni su 7 per 8 ore al giorno, adesso vogliono pure portarti via la responsabilità di decisione per la loro sanità! Non è giusto, solo i genitori sanno cos’è meglio per i propri figli!”
“Hai ragione e sono d’accordo, ma ammesso che i “genitori” siano Genitori, in grado di valutare davvero il meglio per il proprio figlio, è possibile che questo odio così intenso sia davvero dovuto alla questione ‘vaccini obbligatori’? Potrebbe essere che celi dell’altro?“
“No! Non si scherza con la vita dei bambini, né tanto meno lo stato si può permettere di prendere le veci dei genitori, imponendo a tutti i bambini della nazione una scelta programmata!”
“Ripeto, sarei anche d’accordo con te, ma il modo con cui ne parli, con forte rabbia, frustrazione e la presa di posizione categorica, indica che c’è qualcosa di profondo che sta emergendo e che non vedi.“
Guardandomi silenziosamente negli occhi, per pochi secondi, si ricorda che si sta impegnando a svolgere un lavoro su di sé.
“Non lo so. So solo che è inaccettabile che qualcuno ti imponga una scelta fatta da lui categoricamente, senza neanche prendersi la pena di chiedere il permesso. È come quando da piccola mio padre mi obbligava a mangiare gli spinaci, ‘perché fanno bene’, ed io non potevo oppormi a questa scelta!”
“Eh, rievoca una vecchia ferita infantile che sta ancora sanguinando, nonostante siano passati molti anni.“
“Sì, un’ingiustizia e un senso di costrizione che mai nessuno dovrebbe provare in vita sua.”
“È tenerissimo che non vuoi che le persone soffrano, ma a quanto mi hai detto non c’entrano nulla la morale, il principio e l’obbligo vaccinale, se non in minima parte, piuttosto la situazione ti tocca profondamente e riguarda qualcosa di tuo, di più personale. Utilizza ciò che abbiamo affrontato all’interno del corso, la legge dello specchio, sempre se vuoi fare un lavoro su di te, e chiediti se tu stessa utilizzi questi modi con gli altri, anche in altre situazioni. Per esempio con il partner: ti è mai capitato di importi in maniera categorica, obbligandolo a fare qualcosa che lui non vorrebbe fare? O con tuo figlio, o nipote, scegliendo per lui ciò che magari a lui non piace ma che, secondo te è, meglio?“
“Beh, sono vegetariana e il mio compagno sa che se vuole mangiare a casa mia si deve adeguare a ciò che cucino, anche se lui mangia principalmente carne.”
“E questo a lui piace?“
“No, però sta con me… e poi la carne fa male!
Ma questo cosa c’entra con l’ingiustizia dell’obbligo vaccinale?”
“C’entra eccome, non vedi il collegamento?
Analogamente tu hai lo stesso comportamento che lo Stato ha nei confronti dei genitori italiani, e siccome fa emergere una ferita che hai vissuto nell’infanzia, il dolore, l’ingiustizia e l’intolleranza che provi e che attui, sono gli stessi che senti nei confronti delle vaccinazioni, anche se i vaccini in questo caso non centrano.
La situazione esterna è solo un simbolo di ciò che hai all’interno, una ‘forma rappresentativa’, quindi non è detto debba assumere le stesse identiche sembianze del trauma che hai vissuto o che attui, se non in modalità.
Pertanto il fastidio che senti per i vaccini è in realtà la paura che provi nell’immaginare di rivivere la situazione costrittiva con tuo padre, con gli spinaci, e di conseguenza, come forma di difesa, il comportamento che tu stessa hai nei confronti di alcune situazioni della vita.
Nel tuo caso specifico, la soddisfazione che provi nel vedere il tuo compagno che mangia le verdure, È l’intolleranza che senti nei confronti dell’obbligatorietà imposta …solo vista e vissuta da una prospettiva diversa.
La pura lotta per la giustizia, dentro a questi meccanismi, ha un suo posto, ma se sei sincera converrai con me che non è il primo.”
Sospirando con sguardo un po’ affranto, ma presente:
“Questa legge dello specchio è davvero antipatica…
Che strana la vita!”
⁓ ☥ ⁓
Premesso che l’argomento ‘vaccini’ è stato utilizzato solo come catalizzatore per far emergere una dinamica più profonda – e l’articolo non vuole trattare direttamente di questo tema, ma solo del lavoro su di sé –, si può ammirare come alcuni meccanismi si ripresentino anche dopo decenni, sotto varie spoglie che possono apparire completamente diverse.
Nessuno ha mai detto categoricamente di non essere meccanici, di non reagire o di non provare alcun fastidio o rabbia, quello che viene richiesto nel lavoro di Risveglio è di essere Vigili nel mentre queste dinamiche si verificano. È vitale avere una parte dell’Attenzione sempre rivolta all’interno, altrimenti si cade con estrema facilità nella falsa illusione che le nostre azioni – e i nostri pensieri – siano diretti esclusivamente da un movente puro, quando forse non è proprio così.
Ricordatevi che potete vedere la realtà solo attraverso i ‘vostri occhi’, quindi attraverso i traumi, i piaceri e le esperienze personali che avete vissuto. Ed è un vero e proprio Lavoro di raffinazione quello di comprendere la profondità di certe dinamiche che sembrano esterne.
Cento chilometri si fanno un passo alla volta e un grattacielo si costruisce con profonde fondamenta, mattone dopo mattone. Non abbiate fretta, è un’Opera preziosa che ha i suoi sacri tempi, ma i risultati oltre che garantiti saranno eterni.
PROGETTO
Da giugno 2020 centinaia di persone che lavorano su di sé, provenienti da tutta Italia e dall’estero, si stanno organizzando e strutturando per creare la Società del Domani. Non per scontro né per conflitto, ma per amore del Nuovo.
Il Progetto si chiama La Comunità del Futuro
Per saperne di più visita il sito: www.lacomunitadelfuturo.it
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Con Paola Costa, Daniela Castellani, Krizia Addis,
Fabio Iacontino, Andrea Zurlini e Devid Venara
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