L’INTUIZIONE DELLA PRESENZA
Avete presente quando Morpheus tenta di spiegare a Neo che cos’è Matrix?
Bene.. la situazione è imbarazzantemente analoga!
È letteralmente impossibile spiegare l’Intuizione della Presenza ad un’altra persona.
O la vivi o non la vivi.
Lo Stato di Presenza è meglio comprensibile per esclusione, ovvero, si può Intuire per conoscenza dell’opposto: più so cosa non è la Presenza e più ho la possibilità di riconoscerla.
Se per esempio ho male alla spalla, il constatare che ho questo dolore non è essenzialmente vera Presenza; è più un accertamento fisico dovuto ad un certo grado di osservazione, ma non è la Presenza. Altrimenti qualunque uomo medio-cre sarebbe, ad un certo grado, presente a sé stesso.
Avete presente quando Morpheus tenta di spiegare a Neo che cos’è Matrix?
Bene.. la situazione è imbarazzantemente analoga!
È letteralmente impossibile spiegare l’Intuizione della Presenza ad un’altra persona.
O la vivi o non la vivi.
Lo Stato di Presenza è meglio comprensibile per esclusione, ovvero, si può Intuire per conoscenza dell’opposto: più so cosa non è la Presenza e più ho la possibilità di riconoscerla.
Se per esempio ho male alla spalla, il constatare che ho questo dolore non è essenzialmente vera Presenza; è più un accertamento fisico dovuto ad un certo grado di osservazione, ma non è la Presenza. Altrimenti qualunque uomo medio-cre sarebbe, ad un certo grado, presente a sé stesso.
Questo può dirsi anche per le constatazioni emozionali, sessuali o mentali (la voce nella testa).
Ci possono essere esercizi che mi possono far Intuire la Presenza?
Non esiste meditazione, mantram o esercizio che automaticamente mi porta in uno stato di Presenza. Certo, si può Lavorare su di sé per creare il terreno adatto affinché la Presenza, per grazia divina, un giorno si possa poggiare, ma non si può “fare” qualcosa per realizzare la Presenza. Essa ti piomba addosso nonostante ci si sforzi di fare esercizi di concentrazione, nonostante le numerose – e talvolta limitanti – meditazioni e nonostante i continui esercizi di osservazione. Sì, hai letto bene: nonostante questi, non grazie a questi.
È un miracolo, una grazia, un calore candido che si può manifestare all’improvviso, al di fuori del “nostro volere”.
Quando La sei lo sai, quando lo sai non lo sei.
Nel momento in cui ti chiedi: “ma adesso sarò in presenza?” puoi star certo di non esserlo, e cosa ancor più divertente, nella misura in cui affermi: “Ecco, in questo momento sono in presenza!” è ancor più certo che l’hai appena persa!
La Volontà di Esserci aiuta tanto – tantissimo ed è essenziale -, ma non basta, bisogna aprire il Cuore.. lasciarsi scaldare dal Fuoco della vita!
Sopra la porta della cucina dell’Oracolo, in Matrix, c’è un’insegna con la dicitura: Conosci te stesso. Lei spiega a Neo che essere l’Eletto è come essere innamorati: non puoi spiegarlo agli altri, lo sai solo tu nel momento in cui lo sei; bene, per la Presenza vale lo stesso. L’analogia è identica.
Quindi, come posso riconoscere se sono realmente in presenza?
Più c’è la domanda meno sei Presente.. ma puoi incominciare a portare l’attenzione al tuo fondo schiena se sei seduto o alla pianta dei piedi se sei in piedi.. anche se fino a questo momento non lo hai fatto.
PROGETTO
Da giugno 2020 centinaia di persone che lavorano su di sé, provenienti da tutta Italia e dall’estero, si stanno organizzando e strutturando per creare la Società del Domani. Non per scontro né per conflitto, ma per amore del Nuovo.
Il Progetto si chiama La Comunità del Futuro
Per saperne di più visita il sito: www.lacomunitadelfuturo.it
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Centro di Gravità Permanente, CGP
Con Paola Costa, Daniela Castellani, Krizia Addis,
Fabio Iacontino, Andrea Zurlini e Devid Venara
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ARTICOLI
IL LAVORO DEL FUTURO
SOLDI, INGANNO e IMITAZIONE
ESPERIENZA DI PRE-VITA
PROIEZIONE INCONSCIA
LA RICOMPENSA
IL RICONOSCIMENTO
Avete presente quando Morpheus tenta di spiegare a Neo che cos’è Matrix? Bene.. la situazione è imbarazzantemente analoga! È letteralmente impossibile spiegare l’Intuizione della Presenza ad un’altra persona. O la vivi o non la vivi. Lo Stato di Presenza è meglio comprensibile per esclusione, ovvero, si può Intuire per conoscenza dell’opposto: più so cosa non è la Presenza e più ho la possibilità di riconoscerla. Se per esempio ho male alla spalla, il constatare che ho questo dolore non è essenzialmente vera Presenza; è più un accertamento fisico dovuto ad un certo grado di osservazione, ma non è la Presenza. Altrimenti qualunque uomo medio-cre sarebbe, ad un certo grado, presente a sé stesso. Questo può dirsi anche per le constatazioni emozionali, sessuali o mentali (la voce nella testa). Ci possono essere esercizi che mi possono far Intuire la Presenza? No. Non esiste meditazione, mantram o esercizio che automaticamente mi porta in uno stato di Presenza. Certo, si può Lavorare su di sé per creare il terreno adatto affinché la Presenza, per grazia divina, un giorno si possa poggiare, ma non si può “fare” qualcosa per realizzare la Presenza. Essa ti piomba addosso nonostante ci si sforzi di fare esercizi di concentrazione, nonostante le numerose – e talvolta limitanti – meditazioni e nonostante i continui esercizi di osservazione. Sì, hai letto bene: nonostante questi, non grazie a questi. È un miracolo, una grazia, un calore candido che si può manifestare all’improvviso, al di fuori del “nostro volere”. Quando La sei lo sai, quando lo sai non lo sei. Nel momento in cui ti chiedi: “ma adesso sarò in presenza?” puoi star certo di non esserlo, e cosa ancor più divertente, nella misura in cui affermi: “Ecco, in questo momento sono in presenza!” è ancor più certo che l’hai appena persa! La Volontà di Esserci aiuta tanto – tantissimo ed è essenziale -, ma non basta, bisogna aprire il Cuore.. lasciarsi scaldare dal Fuoco della vita! Sopra la porta della cucina dell’Oracolo, in Matrix, c’è un’insegna con la dicitura: Conosci te stesso. Lei spiega a Neo che essere l’Eletto è come essere innamorati: non puoi spiegarlo agli altri, lo sai solo tu nel momento in cui lo sei; bene, per la Presenza vale lo stesso. L’analogia è identica. Quindi, come posso riconoscere se sono realmente in presenza? Più c’è la domanda meno sei Presente.. ma puoi incominciare a portare l’attenzione al tuo fondo schiena se sei seduto o alla pianta dei piedi se sei in piedi.. anche se fino a questo momento non lo hai fatto. Fabio Iacontino
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